Un aspetto curioso e intrigante della cultura ebraica è la cucina. Stiamo parlando della cucina Kosker che non è la cucina tradizionale ebraica, ma quel tipo di cucina che rispetta i dettami della religione ebraica sull’alimentazione. Si tratta di rispettare delle regole che sono chiare nella Torah. Il discorso sarebbe molto lungo ma si può fare una sorta di vademecum, che può anche essere riassunto e stampato in un comodo flyer, sulle principali regole della cucina Kosher e dei cibi kasherut. Un volantino che può essere tenuto sempre con sé.
1. Gli animali devono avere lo zoccolo fesso ed essere ruminanti. I maiali non rientrano in questo insieme e per questo non sono Kosher.
2. I pesci devono avere sia le squame che le pinne. Animali marini come le aragoste, i granchi, le seppie e le anguille non sono kosher.
3. Gli uccelli rapaci non sono kosher ma i polli, le anatre, le oche e i tacchini sono tutti kosher.
4. Gli animali devono essere macellati da un rabbino qualificato e il loro sangue deve essere stato drenato. L’etichettatura kosher ufficiale deve essere ben visibile.
5. La carne e i prodotti caseari non devono essere consumati insieme. Prima di passare da un alimento all’altro dovrebbe trascorrere il tempo sufficiente alla digestione.
6. In una cucina kosher gli utensili per la carne devono essere separati da quelli che servono per formaggi e latticini.
7. Le materie prime non devono contenere insetti o bachi – bisogna quindi usare i pesticidi. In Israele, i terreni su cui si coltiva devono rimanere a riposo una volta ogni 7 anni.